domenica 31 gennaio 2016

Andrea Di Luisa Battuto In Inghilterra

Dopo la favolosa impresa di Giovanni De Carolis, il pugilato italiano rimedia una pesante batosta in Inghilterra. Sia Andrea di Luisa(super medi) che Mario Pisanti(super piuma), al Copper Box Arena di Londra, vengono sconfitti per KO tecnico, entrambi per lancio della spugna.

Andrea Di Luisa vs George Groves
Di Luisa - Groves
Stenta a decollare la carriera professionistica del pugile di origini napoletane Andrea Di Luisa. Già ad agosto ebbe l'opportunità di entrare a far parte del pugilato che conta, sfidando in Canada Lucian Bute, rimediando però un KO tecnico al 4° round. Stessa sorte ieri sera al Copper Box Arena di Londra contro il forte super medio George Groves

Anche se il match era impostato sulle 12 riprese, in palio non vi erano titoli, ma battendo George Groves(3° nella classifica WBC), Di Luisa si sarebbe fatto conoscere a livello internazionale. I bookmakers inglesi quotavano la vittoria del 33enne italiano 50 a 1, quota che sembrava esagerata fin quanto non è iniziato l'incontro e si è capita l'abissale differenza tra i due pugili. 
Il 27enne Groves già dal primo round ha letteralmente demolito il pugile viterbese di adozione, con un lavoro di potenti diretti sinistri al volto. Al 4° round Di Luisa viene contato dall'arbitro, mente alla quinta ripresa un potente colpo alla milza lo fa inginocchiare. Nello stesso round il pugile inglese sferra un'altro potente colpo alla figura che costringe di nuovo in ginocchio Di Luisa, il quale si rialza a fatica, ma dall'angolo arriva "la spugna" che lo salva da un sicuro e pesante KO.

Troppo superiore George Groves, per un Andrea Di Luisa, poco mobile e rigido sul tronco. Peccato perchè forse quella di Londra rappresentava l'ultima occasione per Andrea di mettersi in mostra a livello mondiale, ma mai dire mai.

Nella stessa serata e sullo stesso ring, il pugile di Maddaloni, residente in Toscana, Mario Pisanti, a perso anche egli per KO tecnico(lancio della spugna) al 3° round, contro l'inglese Martin Joseph Ward. In palio vi era "il titolino WBC International" dei pesi super piuma.