Certo sarebbe stato molto più interessante l'incontro annullato del 21 maggio contro il forte pugile russo Povetkin, ma quest'ultimo nell'occasione fu trovato positivo ai test anti doping, costringendo gli addetti ai lavori ad annullare il match.
Ora Wilder, che vanta un record professionale mostruoso, 36 incontri vinti su 36 disputati, 35 dei quali per KO, si ritroverà a combattere contro Arreola, soprannominato "The nightmare", un buon pugile, ma con probabilità di vittoria troppo scarse, per non dire inesistenti.
Sono oramai anni che si continua a dire che nel pugilato professionistico, la categoria regina, cioè i pesi massimi, ha perso di interesse, ed è vero. Ma se un campione del calibro di Deontay Wilder continua a combattere con avversari del calibro di Arreola, Szpilka e via dicendo, tutto questo calo di interesse è pienamente giustificato.
I pugili forti non mancano, c'è David Haye, Anthony Joshua, Lucas Brown, ma ultimamente si preferisce troppo spesso defilarsi e che dire allora...c'era una volta "Mike Tyson vs Evander Holyfield" e "Lennox Lewis vs Evander Holyfield", allora i campioni preferivano scontrarsi, bei tempi...
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